COMUNICATI ANNO 2024 :

19 Giugno 2024 - Comunicato stampa di Cittadinanzattiva su:

Autonomia differenziata: una legge rischiosa. Alle Regioni contrarie chiediamo un atto politico forte: indire un referendum per abrogarla

Comunicato stampa                                                                                                   Roma, 19 giugno 2024

 Autonomia differenziata: una legge rischiosa. Alle Regioni contrarie chiediamo un atto politico forte: indire un referendum per abrogarla

Senza alcun dibattito pubblico e con scarso coinvolgimento delle forze parlamentari si è arrivati oggi alla approvazione di una legge che impatterà sulla vita concreta delle cittadine e dei cittadini del nostro Paese e che rischia di rivoluzionare completamente gli assetti istituzionali, determinando il consolidamento delle fratture e disuguaglianze che caratterizzano il nostro Paese.

“Il fatto che si tratti di una legge procedurale - che definisce al momento soltanto le procedure attraverso le quali le regioni possano eventualmente chiedere forme di autonomia differenziata – non ci rassicura affatto, perché la definizione dei Lep, ossia dei Livelli essenziali delle prestazioni, e le risorse necessarie per gli stessi, avverrà a valle e non preventivamente – come da più parti e in più occasioni richiesto”, commenta Anna Lisa Mandorino, segretaria generale di Cittadinanzattiva.

“Se facessimo l’ipotesi, estrema ma possibile, che tutte le Regioni chiedessero per sé – a partire da questa legge - forme di regionalismo asimmetrico estremamente articolate e su più ambiti, l’Italia, come Stato unitario, semplicemente non esisterebbe più e lo si sarebbe deciso senza alcun tipo di partecipazione popolare. Per questo avevamo inviato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri una istanza di accesso agli atti del Comitato Lep, istanza che ci è stata rigettata per motivi puramente formali, negando di fatto qualsiasi seppur minima partecipazione dei cittadini al dibattito su una riforma talmente importante per il futuro del Paese.

Un appello lo rivolgiamo ai Presidenti delle Regioni - almeno 5 come previsto dalla Costituzione perchè possano indire un referendum abrogativo - che si sono detti contrari a questa riforma, affinchè compiano un atto di responsabilità politica forte nei confronti dei loro cittadini, invitandoli ad esprimersi per la possibile abrogazione di questa legge”.

  

Cittadinanzattiva APS - Ufficio stampa

Aurora Avenoso, responsabile: +39 348 3347603

Salvatore Zuccarello: +39 344 0422130

stampa@cittadinanzattiva.it

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06 Giugno 2024 ORARI DI APERTURA PPI-Punti di Primo Intervento Pediatrici Asp 6 -


Comunicato stampa   (intervento della Mandorino segretaria nazionale di Cittadinanzattiva - Roma)                                                                                                 Roma, 4 giugno 2024

 

Cittadinanzattiva su liste di attesa: importante essere arrivati a queste misure, seppur con spacchettamento tra Decreto e disegno di legge.

Da Recup integrati a superamento tetto di spesa per il personale, ci auguriamo ci sia una prima svolta per i cittadini. Restano alcuni nodi critici

 

“Il Decreto sulle liste di attesa appena presentato in Consiglio dei Ministri, e che ci riserviamo di leggere con attenzione, riconosce di fatto il carattere di “urgenza” della questione, anche se lo spacchettamento delle misure in due provvedimenti - un Decreto e un disegno di legge, con tempi e modalità di approvazione differenti - rischia di indebolire la portata e la cornice generale di azione. Due gli elementi particolarmente qualificanti, dal nostro punto di vista: la previsione di integrare finalmente le agende delle strutture pubbliche e private convenzionate nei Recup regionali, richiesta avanzata da anni dalla nostra organizzazione, Recup che possono diventare uno strumento fondamentale di governo delle liste di attesa e di gestione e controllo della domanda ed offerta di prestazioni sanitarie; e il previsto superamento dal 2025 del tetto di spesa per il personale sanitario, sul quale tante voci, compresa la nostra, si sono alzate in questi anni”, dichiara Anna Lisa Mandorino, segretaria generale di Cittadinanzattiva. "Ottimo inoltre che per decreto si ribadisca che le agende non possono essere chiuse e che le prestazioni in intramoenia non possono superare quelle pubbliche.

Due i nodi critici o ancora non ben definiti. Quello della modalità con cui i cittadini potranno far ricorso al privato accreditato o all’intramoenia, dietro pagamento del solo ticket, quando vengono superati i tempi di attesa previsti in relazione al codice di urgenza: su questo ci auguriamo ci sia chiarezza nel testo perché ad oggi è un diritto sancito solo sulla carta (già previsto dalla legge 124 del 1998). Altro elemento di incertezza è quello del rispetto dei cosiddetti ambiti territoriali, ossia della possibilità per i cittadini di ottenere visite ed esami vicino alla propria residenza, senza doversi allontanare di chilometri dalla propria abitazione. Sul tema delle risorse, ci preme sottolineare che nessuna riforma sostanziale può funzionare senza investimenti adeguati. La nostra proposta è che questi investimenti siano posti a carico del fondo sanitario con vincolo di utilizzo, che impegni cioè le Regioni a rendicontarne l'effettivo utilizzo per l’abbattimento delle liste di attesa”.

 

Cittadinanzattiva APS - Ufficio stampa

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Comunicato stampa                                                                                                                                                               Roma, 22 maggio 2024

 

Cresce la spesa privata per farmaci mentre il ricorso agli equivalenti è ancora basso soprattutto al Sud. Un cittadino su tre ancora non si fida ma circa la metà è propenso all’acquisto.

Cittadinanzattiva: “Puntare su una grande campagna di informazione e comunicazione istituzionale per superare resistenze e false credenze e incidere sul ricorso agli equivalenti”.

 

Quasi un cittadino su tre nutre ancora dubbi sul fatto che i farmaci equivalenti abbiano la stessa efficacia di quelli cosiddetti “di marca” e uno su cinque dichiara che il medico indica sul ricettario solo quest’ultima tipologia. Il 47% dei cittadini sarebbe predisposto ad acquistare l’equivalente, mentre resiste un 19% che prediligerebbe comunque il brand.

Sono alcuni dei dati che emergono dalla indagine esclusiva realizzata da SWG, tra aprile e maggio, su un campione di 2500 cittadini maggiorenni rappresentativi della popolazione italiana. La stessa è stata presentata stamattina presso il Ministero della Salute, nel corso dell’evento “Farmaci equivalenti: conoscere per scegliere” promosso da Cittadinanzattiva, nell’ambito della campagna Ioequivalgo, con il contributo non condizionato di Egualia. 

Oltre alla indagine SWG, sono stati presentati i dati di una ricerca della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa che per la prima volta ha scelto di introdurre tra gli indicatori di valutazione delle performance regionali ed aziendali anche il ricorso agli equivalenti e i dati sul differenziale di prezzo versato di tasca propria dai cittadini per ritirare in farmacia il brand invece degli equivalenti. Nel 2022 la spesa a carico dei cittadini, comprendente la quota della compartecipazione (ticket regionali e differenziale), l’acquisto privato dei medicinali di classe A e la spesa dei farmaci di classe C, è stata pari a 9,9 miliardi, con un aumento del 7,6% rispetto al 2021. Il tutto con una costante: la spesa per la compartecipazione risulta generalmente più elevata nelle Regioni a basso reddito.

La campagna Ioequivalgo avviata da Cittadinanzattiva dal 2016 ha raggiunto, nelle cinque edizioni che si sono susseguite, tutte le regioni d’Italia con i suoi villaggi allestiti nelle piazze e negli atenei dove le persone hanno potuto ricevere informazioni attraverso il colloquio diretto con professionisti della salute, attraverso i leaflet e il sito web http://www.ioequivalgo.it e soprattutto attraverso l’app, strumento prezioso e di facile utilizzo, costantemente aggiornato dal partner tecnico Farmadati. L’edizione attualmente in corso della campagna ha indagato le ragioni per cui al Sud, ed in particolare nelle regioni pilota Campania e Sicilia, il ricorso ai farmaci equivalenti sia così ridotto, a fronte di un reddito pro capite mediamente più basso rispetto alle Regioni del Nord, dove il consumo degli equivalenti è ormai pratica consolidata.

Come emerge infatti dall’ultimo Report realizzato dal Centro Studi di Egualia, nel 2023 i cittadini hanno versato di tasca propria 1.029 milioni di euro di differenziale di prezzo per ritirare il brand off patent - più costoso - invece che il generico-equivalente - a minor costo - interamente rimborsato dal SSN. Il ricorso alle cure equivalenti continua però ad essere privilegiato al Nord (rappresenta il 39,8% delle confezioni vendute) rispetto al Centro (29%) e al Sud (23,7%), a fronte di una media Italia del 32%. L’incidenza maggiore di consumo è nella P.A. di Trento (44,7%), in Friuli Venezia Giulia (41,9%), in Piemonte (40%). In coda per consumi di equivalenti sono Sicilia (22,7%), Campania (21,9%), Calabria (21,7%).

Con i villaggi itineranti della campagna Ioequivalgo abbiamo fatto tappa in 22 città, toccando tutte le regioni d’Italia, e abbiamo coinvolto gli studenti di alcuni istituti in Campania, Lazio, Piemonte ed Umbria. Inoltre abbiamo sottoscritto singoli protocolli di intesa con alcune Regioni, Campania, Sicilia, Marche e Sardegna, per costruire alleanze volte a semplificare l’accesso ai farmaci equivalenti. Crediamo che a questo punto sia necessaria una grande campagna di informazione e comunicazione istituzionale rivolta alla cittadinanza e agli operatori sanitari (medici, farmacisti, infermieri), per superare le resistenze di tipo culturale ma anche gli ostacoli pratici nella domanda e nell’offerta di questi farmaci”, ha dichiarato Valeria Fava, responsabile coordinamento politiche della salute di Cittadinanzattiva.

 

Cittadinanzattiva ha presentato alcune proposte concrete, in vari ambiti

Sul piano della comunicazione e informazione occorre:

  1. avviare indagini qualitative sulle preferenze degli utenti rispetto al consumo dei farmaci, analizzando i fattori associati ad eventuali pregiudizi sul farmaco equivalente, al fine di pianificare interventi specifici e personalizzati anche con il supporto delle organizzazioni civiche e delle associazioni di pazienti;
  2. realizzare una campagna di informazione istituzionale rivolta ai cittadini e agli operatori sanitari (medici, farmacisti, infermieri), che punti sui diritti e sulla responsabilità di ognuno;
    portare la formazione nelle scuole, creando un’integrazione tra sistema educativo e sistema sanitario; promuovere e favorire le attività ed il contributo che le associazioni di pazienti e le organizzazioni civiche possono dare attraverso momenti di informazione di prossimità alla cittadinanza.

Sotto il profilo della formazione del personale:

  1. sviluppare piani formativi dedicati al tema dei farmaci equivalenti all’interno dei corsi di laurea in Farmacia, Medicina e chirurgia e infermieristica;
  2. potenziare i corsi di formazione ECM sul valore dei farmaci equivalenti e gestione ottimale di questa risorsa come valore clinico ed economico per il cittadino e il SSN.

Dal punto di vista della gestione tecnica della prescrizione:

  1. estendere l’utilizzo della ricetta elettronica ad ogni medico convenzionato con il SSN ed operante nei vari setting assistenziali pubblici e privati convenzionati;
  2. rendere sistematico il monitoraggio sulle prescrizioni da parte dei professionisti sanitari e sull’appropriatezza nell’uso delle clausole di non sostituibilità, avviando un confronto a livello di Regioni sull’eventuale uso eccessivo o inappropriato della “non sostituibilità”
  3. promuovere un Tavolo Tecnico a livello regionale con il coinvolgimento di medici, farmacisti, infermieri, Distretti sanitari, rappresentanti delle società scientifiche e delle organizzazioni civiche e di pazienti al fine di avviare azioni sinergiche per migliorare l’accesso ai farmaci equivalenti sul territorio a partire dai dati di monitoraggio/comportamento cittadini.

 

Indagine SWG: il rapporto tra italiani e farmaci equivalenti

Lo studio, presentato da Riccardo Grassi, aggiorna una precedente rilevazione del 2021 analizzando gli atteggiamenti generali verso la salute, il livello di informazione, la fiducia nei players, il rapporto con i farmaci, la conoscenza del farmaco generico/equivalente e i criteri d’acquisto.

Più o meno inalterato l’atteggiamento degli italiani rispetto alle questioni sanitarie: il 56% del campione si dichiara attento alla salute, il 52% fa regolamene esami di routine (61% over 64), la maggioranza dichiara di stare bene (44%) o molto bene (37%) ma tre italiani su cinque e lamentano stanchezza ed affaticamento, e quasi la metà dolori osteo-articolari e insonnia. Piccoli disturbi che hanno affrontato rivolgendosi al medico (31%), allo specialista (16%) al farmacista (10%) e acquistando farmacia da banco (31%).

Il 72% del campione è ben informato anche sui farmaci equivalenti, dichiarando di averne sentito parlare dal farmacista (58%) o dal medico (41%): l’83% del campione sa che l’equivalente contiene lo stesso principio attivo del brand, il 69% che contiene la stessa quantità di farmaco, ma per quasi un quarto della popolazione generici ed equivalenti non sono la stessa cosa. E quasi il 30% degli intervistati continua ad avere dubbi sul fatto che abbiano la stessa efficacia.

Al momento dell’acquisto quasi due italiani su tre (64%) si affidano alle indicazioni del medico, soprattutto tra gli over 64 e i residenti nel Nord-Est, ma c’è una certa fiducia anche nelle indicazioni del farmacista (23%), soprattutto tra i giovani. Focus anche sulle abitudini prescrittive dei medici: il 20% del campione dice che il medico in ricetta indica solo il farmaco di marca; il 36% che indica il principio attivo e il farmaco di marca; solo il 31% riferisce che il medico indica solo il principio attivo lasciando al paziente la scelta tra equivalente e brand. Il 47% del campione si dice comunque orientato ad acquistare un farmaco equivalente, il 34% il farmaco consigliato dal medico o dal farmacista e il 19% il farmaco di marca.

 

Il differenziale nel mirino del MeS elaborato dal S. Anna di Pisa

Ad accendere un riflettore in più sul tema degli equivalenti Milena Vainieri, docente di Management presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa dove si occupa di valutazione della performance dei servizi sanitari e dove dal 2008 è attivo un network di regioni a confronto per un’analisi sistematica delle rispettive performance, sia a livello regionale che aziendale, con l’obiettivo di fornire un sistema di confronto di valutazione della performance sugli indicatori condivisi. Ad oggi fanno parte del Network 11 Regioni: un processo di condivisione interregionale ha portato alla selezione di numerosi indicatori di valutazione e osservazione, volti a descrivere e confrontare, tramite un processo di benchmarking, varie dimensioni della performance del sistema sanitario: lo stato di salute della popolazione, la capacità di perseguire le strategie regionali, la valutazione socio-sanitaria, la valutazione dell’esperienza dei cittadini e dei dipendenti, ed infine la valutazione della dinamica economico-finanziaria e dell’efficienza operativa. Da quest’anno a titolo sperimentale il S. Anna ha scelto di introdurre tra gli indicatori anche il ricorso agli equivalenti e i dati sul differenziale di prezzo versato di tasca propria dai cittadini per ritirare in farmacia il brand invece degli equivalenti. Motivo dell’interesse i dati della spesa sanitaria privata out of pocket in costante crescita. Dai dati della Ragioneria dello Stato nel 2021 - dopo il rallentamento registrato nel 2020 (pari a -11,6% vs il 2019) - la spesa sanitaria privata ha registrato in tutto il territorio nazionale una crescita significativa fino a toccare quota 37,16 mld (+20,7% sul 2020). I dati OCSE confermano per lo stesso anno che in Italia la spesa privata (volontaria o out of pocket) sia pari al 26% delle spese sanitarie contro un 24% della media OCSE. Fra i motivi principali del ricorso alla spesa sanitaria privata vi sono: visite specialistiche ed interventi chirurgici, prevalentemente odontoiatriche (46,1%), farmaci (17%), ticket (7%) e altre spese. Stesso trend nel 2022 quando la spesa a carico dei cittadini, comprendente la quota della compartecipazione (ticket regionali e differenziale), l’acquisto privato dei medicinali di classe A e la spesa dei farmaci di classe C, è stata pari a 9,9 miliardi, con un aumento del 7,6% rispetto al 2021. Il tutto con una costante: la spesa per la compartecipazione risulta generalmente più elevata nelle Regioni a basso reddito.

 

 

I materiali e le slide sono disponibili sui siti web di Cittadinanzattiva e di Egualia.


COMUNICATI ANNO 2023

01 DIC 2023 - invito del Segretario C.Trifilò per video-incontro componenti O.A. e Coordinatori A.T. per VENERDI' 01 DIC h16,00

27 Sett 2023 - la Scuola Civica di alta formazione di Cittadinanzattiva ha programmato, anche per gli Attivisti ed i Coordinatori della Sicilia, un corso di formazione ( in allegato il programma) - 

Il calendario degli incontri on-line è il seguente:

Venerdì 6 ottobre h 16.30 - 18.30

Venerdì 13 ottobre h 16.30 - 18.30

Venerdì 20 ottobre h  16.30 - 18.30

Venerdì 27 ottobre h  16.30 - 18.30

Il link per potersi collegare sarà inviato direttamente da Cittadinanzattiva nazionale qualche giorno prima dell'incontro soltanto agli Attivisti e ai Coordinatori (che potranno organizzarsi nelle varie sedi per far partecipare anche gli iscritti)

26 SET 2023 - invito del Segretario C.Trifilò per videoincontro componenti O.A. per VENERDI' 29 SET h18,00

08 LUGLIO 2023 - Comunicato di Cittadinanzattiva sulla "Non Autosufficienza" al Presidente Schifani  e all'Ass.re Volo

                   Egregio Presidente Schifani e gentile Dott.ssa Volo,
con la presente, desideriamo informarVi che il Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza sta procedendo verso la fase di attuazione della riforma che è stata approvata lo scorso marzo. È fondamentale, per noi, mantenere alta l'attenzione su questo tema e, pertanto, ci stiamo adoperando per sollecitare e sensibilizzare le regioni sull'importanza di questo argomento.
                   A tal fine, abbiamo preparato un documento che riassume il percorso della riforma e analizza nel dettaglio i suoi contenuti, e lo stiamo inviando agli addetti ai lavori, agli assessori alla salute e ai presidenti delle regioni, al fine di favorire una maggiore comprensione e coinvolgimento in merito alla tematica.
                   In allegato troverete il suddetto documento, che fornisce una panoramica dei principali passaggi della riforma e approfondisce gli aspetti chiave ad essa collegati.
                  Restiamo a vostra completa disposizione per eventuali chiarimenti o ulteriori informazioni che possano essere necessarie.
                  A nome della nostra sede nazionale e di Cittadinanzattiva Sicilia, vi ringraziamo anticipatamente per la vostra attenzione e vi inviamo i nostri più cordiali saluti.

Riccardo Giannini - Ufficio Relazioni Istituzionali +393299391337

Allegato (da scaricare): Guida Delega Anziani Maggio 2023 - Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza     

14 MAGGIO 2023 - Assemblea territoriale di Catania: La giornata Europea di Cittadinanzattiva si svolgerà solamente il 16 Maggio p.v. presso il San Luigi alle ore 9,30 . (il 13 Maggio non è stato possibile fare la manifestazione per via delle avverse condizioni meteorologiche) - AT Catania    

11 Maggio 2023 - Cittadinanzattiva APS - eventi a ROMA - 11maggio 2023 - Presentazione Rapporto Civico Salute 2023 e Mobilitazione Nazionale - "Urgenza Sanità " -Informazioni Logistiche 1 e 2

19 Aprile2023  nasce a Palermo il Coordinamento siciliano delle Associazioni dei malati cronici e rari - 

12 Aprile 2023: Comunicato del Segretario C.Trifilò ai Presidenti e ai Rappresentanti Associazioni Malati Cronici e Rari per Coordinamento regionale CnAMC

Prot. 0011/2023                                                                     Messina, 12.04.2023

Oggetto: Coordinamento regionale Malati Cronici e Rari.

                                Ai Presidenti e ai Rappresentanti Associazioni Malati Cronici e Rari

Carissimi,

 Vi scrivo al fine di poter verificare la possibilità di costituire il Coordinamento regionale delle Associazioni dei Malati Cronici e Rari in Sicilia, così come già esiste dal 1995 a livello nazionale.

L’idea nasce dalla volontà di realizzare insieme un percorso politico di riconoscimento, valorizzazione e rafforzamento del punto di vista del cittadino con particolare riguardo alle persone con patologie croniche e rare che sono, purtroppo in aumento e necessitano di un sistema di welfare ormai inadeguato nella nostra Regione.

Rivolgo questa comunicazione per primi a Voi e alle Associazioni che rappresentate, ma nulla toglie che tale organismo si possa, e anzi spero proprio, ampliare nella comune possibilità di incidere per un cambiamento ormai necessario nelle politiche pubbliche su questi temi così centrali. Mi preme sottolineare che molte delle Associazioni collaborano già da diversi anni a livello nazionale e fanno parte del CnAMC.

Vi propongo di vederci in presenza, presso la sala multimediale DELL’OSPEDALE CIVICO di PALERMO, p.zza Liotta, per il giorno 19.04.2023 alle ore 11,00 e fino alle ore 12,30.

Coloro i quali, sono impossibilitati a partecipare in presenza, possono partecipare alla riunione, da remoto, collegandosi su questo link:  https://meet.google.com/gvs-pvoo-xbz  .

Per organizzare al meglio l’incontro, si richiede un cortese riscontro di partecipazione, entro e non oltre il 17.04.2023.

Certo della vostra collaborazione e disponibilità, colgo l’occasione per inviarvi cordiali saluti.

Il Segretario Regionale Cittadinanzattiva Sicilia

Dott. Concetto Trifilò


Antonio Gaudioso diventa Senior Advisior di Apoteca Natura

Già segretario di Cittadinanzattiva e capo segreteria tecnica al ministero della Salute, Gaudioso entra nel board del network internazionale di farmacie